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Corso: La gestione dei rischi alluvioni e idraulico e la gestione del demanio idrico Roma Topcorsi Roma

La gestione dei rischi alluvioni e idraulico e la gestione del demanio idrico
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Roma

490 € + IVA
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Codice D167
Tipologia Corso di aggiornamento professionale
Luogo di svolgimento Roma
Durata 11 Ore
Modalità In aula/di presenza
Note sulle iscrizioni Per l’adesione al seminario è necessario l'invio della scheda di iscrizione a mezzo fax al 06.49384866 o 06.44704462, o anche online sul sito www.ceida.com, entro 4 giorni dalla data d'inizio. Per altre informazioni contattare segreteria corsi 06.492531
Fascia oraria Mattino
Rivolto a Dirigenti, quadri, impiegati amministrativi e tecnici; membri uffici legali; professionisti; chiunque intenda conseguire una formazione specialistica in materia.
Note sul pagamento La quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici, e comprende il materiale didattico e il coffee break.
Docenti Avv. Andrea FACCON - Avvocato amministrativista in Firenze
Requisiti di scolarità Diploma di scuola secondaria di secondo grado, Laurea
Obbligo di frequenza Si
Corso di formazione
continua individuale
Si
Rilascia Attestato di frequenza
Programma
ORARIO: 9,00 – 14,30

PROGRAMMA
Rischio alluvioni e rischio idraulico.- Premesse d’inquadramento. La difesa del suolo tra rischio idraulico, rischio alluvioni e rischio idrogeologico. La gestione del rischio idraulico. Il quadro normativo-istituzionale in tema di rischio idraulico. Ricognizione delle fonti normative vigenti: dalla normativa di unificazione ai RR.DD. 368/1904 e 523/1904, passando per la l. 183/89 per giungere ai più recenti correttivi al d.l.vo 152/06 e s.m.i. I rapporti tra la disciplina del R.D. 523/1904 e la disciplina della pianificazione di bacino: la centralità della pianificazione di bacino nella gestione del rischio idraulico. Il concetto di rischio idraulico. Il “buon regime delle acque pubbliche”: evoluzione di un concetto e sua portata attuale. Cenni alla normative regionali in tema di rischio idraulico. Rinvio. La gestione del rischio alluvioni. La direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23/10/07, relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni; il d.l.vo 49/2010 (alla luce delle modifiche introdotte dall’art. 19 della l. 97/13), di attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni; la valutazione preliminare del rischio alluvioni e i piani di gestione del rischio alluvioni. Cenni alle discipline regionali in tema di gestione del rischio alluvioni. Profili intersettoriali. Rapporti tra la disciplina sui rischi idraulico/alluvioni e la disciplina in tema di protezione civile. Relazioni tra la gestione del rischio idraulico/alluvioni e la disciplina urbanistico-edilizia. La natura dei vincoli idraulico e alluvioni. La rilevanza della disciplina in tema rischio idraulico/alluvioni nel quadro del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (VIA).
Acque pubbliche e polizia idraulica.- Acque pubbliche: la nozione e la sua rilevanza nel quadro della gestione del rischio idraulico. Le novità introdotte dalla legge Galli fino al testo unico ambientale (d.l.vo 152/06 e s.m.i.). L’interpretazione della giurisprudenza sulle questioni più attuali. La tutela degli alvei e le fasce di inedificabilità e di tutela: il vincolo idraulico e il nulla-osta idraulico. I concetti fondamentali della disciplina del vincolo idraulico nel quadro della disciplina statale. La disciplina regionale delle aree di pertinenza dei corsi d’acqua. La definizione dei reticoli idrografici regionali. Gli argini e le altre opere che interferiscono con le acque pubbliche. Le tombinature. Gli interventi edilizi e/o le opere ammissibili nelle aree interessate dal reticolo idrografico. Esemplificazione con riferimento a casi concreti desunti dalla disciplina regionale.
Cenni al contenzioso in materia di acque pubbliche e di polizia idraulica. La competenza del TRAP e del TSAP. I casi di giurisdizione del Giudice ordinario e amministrativo. L’impugnazione delle ordinanze e delle sanzioni.
La gestione dei beni del demanio idrico.- Premesse d’inquadramento. Il demanio idrico nel patrimonio pubblico. Il regime giuridico delle acque pubbliche, dei beni idrici e delle relative infrastrutture (accessorie, connesse e strumentali). L’allocazione delle competenze istituzionali e gestionali. Il demanio idrico tra Stato e Regioni: quadro d’insieme del riparto delle competenze inerenti al demanio idrico. La devoluzione alle regioni delle competenze in materia di demanio idrico: dal d.l.vo 112/98 ai dd.p.c.m. 12/10/2000 e 22/12/2000. I più recenti sviluppi della legislazione (statale e regionale) in tema di gestione del demanio idrico. Federalismo demaniale e demanio idrico: la manovra dei beni demaniali nella più recente legislazione. Le linee di tendenza della più recente legislazione regionale nell’allocazione e nella disciplina delle competenze in materia di gestione dei beni del demanio idrico.
Le concessioni.- Tipologie e disciplina applicabile. a) Concessioni/autorizzazioni relative all’uso della risorsa idrica. Ricognizione della disciplina applicabile: dal R.D. 1775/33, alla legge Galli fino agli interventi integrativi e correttivi del d.l.vo 152/06 e s.m.i; la pianificazione di bacino e il ruolo del bilancio idrico; il concetto di derivazione; i limiti di applicazione dell’istituto concessoria in riferimento alla raccolta di acque piovane e all’utilizzo di acque sotterranee (pozzi); piccole e grandi derivazioni. Regime applicabile alla fase di affidamento della concessione. b) Concessioni/autorizzazioni relative all’uso di altri beni del demanio idrico. Ricognizione della disciplina applicabile. Gli usi del demanio idrico per attraversamenti con condutture e reti di vario tipo; il regime particolare degli attraversamenti con reti di comunicazione elettronica (d.l.vo 259/03 e s.m.i.). Gli usi del demanio idrico da parte di concessionari e organismi pubblici. Il regime dei manufatti realizzati sul demanio idrico. Demanializzazione delle acque e opere realizzate su aree acquisite al demanio idrico per effetto della disciplina sopravvenuta. Sdemanializzazione di aree e regime del demanio idrico. Il regime delle opere e impianti esistenti alla scadenza della concessione. Opere abusive in ambito demaniale. Le ordinanze di ripristino. Adempimenti successivi e consequenziali. Indennizzi per occupazione sine titulo. Competenza a determinare gli indennizzi e ad emettere ordini di pagamento.
Procedimento e provvedimento concessorio. La competenza gestionale. Il procedimento. L’istruttoria e il contributo di altri enti (i pareri di enti preposti alla tutela dell’ambiente e della salute). La definizione del procedimento. I criteri di scelta del concessionario. Procedure comparative: l’evidenza pubblica nella gestione dei beni del demanio idrico; esemplificazione con riferimento a casi concreti. Pratiche ottimali nella gestione di procedure di selezione dei concessionari. I vincoli da rispettare in sede di rilascio del provvedimento di concessione. Il provvedimento. Il disciplinare di concessione. Obblighi del concessionario. Durata. Proroga e rinnovo. Canoni. Natura della prestazione. Disciplina applicabile ai canoni del demanio idrico. Determinazione dei canoni, in relazione alle diverse tipologie di concessioni e in sede di rinnovo. Riscossione dei canoni e delle indennità. La riscossione dei canoni e delle indennità; recupero ed evasione dei canoni demaniali; riscossione in presenza di eventi patologici a carico del concessionario; prescrizione del diritto di riscossione. Vicende modificative ed estintive della concessione. Cessione. Subingresso. Sub-concessione. Variazione del contenuto della concessione. Ampliamento e riduzione della concessione. Scadenza. Decadenza. Revoca.
Esame di casi concreti desunti dalla prassi regionale e dalla giurisprudenza.

Dove e quando
La gestione dei rischi alluvioni e idraulico e la gestione del demanio idrico
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